NOVITA'
Al 25 aprile 2015

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GALLERY

Ostaggi
17 aprile 2015, Stadio Franco Ossola, Varese
Ultras in azione anche a Cagliari, Bergamo, Roma, Terni ... Una settimana di ordinaria intimidazione.
Le società di calcio italiane sono ormai in ostaggio, spesso omertose, talora in affari con i loro "tifosi"

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LINGUAGGI
Kaffeehaus
Macumba | "El rincón del tertuliano"
Arrivederci (e grazie) | "In ripa Arni"
Ristoranti e trattorie della pedata europea | "Affettati di Coppa"
Kultur
L'invenzione del calcio balilla | "Giochi"
Europa League | "Musica"

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COLLEZIONI
Pentavalide
"Toninho" Cerezo | "Trisvalide"
Santoni
Carletto vs Cholo | "Testa a testa"
Cineteca
"Le finali di Coppa dei campioni": Milan-Ajax (1969) | Feyenoord-Celtic (1970) | Ajax-Panathinaikos (1971) | Ajax-Internazionale (1972) | Ajax-Juventus (1973) |  Bayern-Atlético de Madrid (1974)
Figurine
Prima del calcio d'inizio

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SEGNALI
Luci crepuscolari al MeazzaMilano l'è un gran derby | Calcio e droni | 100 caps per sir Bobby (21 IV 1970) | Poldi scopre il gioco delle bocce | 23 aprile 1969, San Siro | Klarenbeek Stadion, Arnhem (24 IV 1910) | Hendrik Johannes Cruijff (25 IV 1947)
NOVITA'
Al 18 aprile 2015

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GALLERY

La Trebisonda perduta
4 aprile 2015, Trabzon
Spari sul pullman del Fenerbahçe, autista ferito e campionato turco sospeso per un turno.
Storie di ordinaria follia. Ma non sono solo cose turche.

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LINGUAGGI
Kaffeehaus
I larghi spazi del Manzanarre e l'ombra di Vidal | "Affettati di Coppa"
Letteraria
Le figurine "Calzini" | Libri

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COLLEZIONI
Pentavalide
Bobby Moore
Santuari
Villa Park
Gallery
La prima Coppa
Cineteca
"Le finali di Coppa dei campioni": Benfica-Real Madrid (1962) | Milan-Benfica (1963) | Inter-Real Madrid (1964) | Inter-Benfica (1965) | Real Madrid-Partizan Beograd (1966) | Celtic-Inter (1967) | Manchester United-Benfica (1968)

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SEGNALI
Best nella tana del Partizan (13 IV 1966) | Addio, Eduardo Galeano (13 IV 2015)
IN PRIMO PIANO

UN MENDIGO DEL BUEN FUTBOL

Il 13 aprile 2015 ci ha lasciato Eduardo Galeano, giornalista e scrittore uruguaiano, capace come pochi di intrecciare romanzo e giornalismo, analisi politica e documentazione storica, secondo il migliore stile sudamericano. È stato, semplicemente, il più grande cantore del fútbol. Eupallog ne porta in epigrafe, sin dalla nascita, una delle tante riflessioni di poetico disvelamento.

Un capolavoro ineguagliato è infatti El fútbol a sol y sombra (1995), scritto "per convertire i pagani, la gente che disprezza il fútbol perché ritiene che sia una cosa subalterna, da bestie, e che l'unica cosa che valga la pena sia leggere e coltivarsi e non perdere tempo a guardare degli energumeni". 

Come tanti - ma pur sempre una minoranza - si considerava un mendicante di bel calcio, di una "linda jugadita". Alla ricerca costante di quel fascino arcano, del "milagro", che tanto ci ammalia.



Il capolavoro: El fútbol a sol y sombra | L'antologia: Su majestad el futbol
Ritratti: José Leandro AndradeRicardo ZamoraLéônidasStanley Matthews | L'arbitro | Greaves | EusébioMüller | Cruyff
Citazioni: La felicità del bambino | Una religione senza atei | El Fin del Partido
I racconti televisivi: FutboleríasEl Maracanazo | La Argentina que reinó en MéxicoLos arquerosLa naranja mécanica | El racismo en el fútbolHistorias de la dignidad humana | Los árbitros
Interviste: Sentipensar el fútbolLe miserie del calcio | Su Messi e Maradona 
El espacio libre Obdulio Varela

"Han pasado los años, y a la larga he terminado por asumir mi identidad: yo no soy más que un mendigo de buen fútbol. Voy por el mundo sombrero en mano, y en los estadios suplico: “Una linda jugadita, por el amor de Dios”. Y cuando el buen fútbol ocurre, agradezco el milagro sin que me importe un rábano cuál es el club o el país que me lo ofrece".

"El fanatismo me parece una estupidez, en todo, en el futbol y en todo lo demas. Lo mejor que el mundo tiene está en la cantidad de mundos que el mundo contiene y el fanatismo es enemigo de la diversidad. y yo creo en la diversidad, por suerte somos diversos y no estamos condenados a morirnos de hambre o morirnos de aburrimiento".
NOVITA'
All'11 aprile 2015

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Gli eredi di un ciclo
31 marzo 2015, Amsterdam Arena
Nel giro di nemmeno un anno l'Olanda ha certificato brutalmente la fine del grande ciclo della Roja: dapprima, con l'umiliante 5:1 all'esordio del Mondiale brasiliano, e poi ancora con un netto 2:0 nell'amichevole lungo la strada di Francia. Lo sguardo smarrito di De Gea, Pedro, Fabregas e Mario Suarez è l'emblema del passaggio generazionale: eredi anagrafici, ma non di altrettanta classe, di Casillas, Villa, Xavi e Iniesta

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LINGUAGGI
Kaffeehaus
Repoker (La cinquina) |"El rincón del tertuliano"
La signoria di nostra signora | "Cartoline di stagione"
Cronache e storie
Cronache da Futbolandia (5 aprile 1965) | "True stories"
Letteraria
L'edicola votiva | Racconti

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SEGNALI
Pelé con la maglia del Flamengo (6 IV 1979) | La musichetta della ChampionsMoacir Barbosa | Gerd Müller (8 IV 1967) | Azzurri allo Stade de Paris (9 IV 1911) | Zezé Moreira (10 IV 1998) | Manchester, Maine Road | Masopust al Celtic Park (12 IV 1967)
IN PRIMO PIANO

C'ERA UNA VOLTA UN MAGO ...

Il 10 aprile ricorre l'anniversario della nascita, nel 1910 a Buenos Aires, di Helenio Herrera Gavilán. Dopo la generazione dei pionieri disseminatori del verbo e dopo quella dei primi grandi managers (da Chapman a Meisl a Pozzo), Herrera fu determinante nel conferire al ruolo di allenatore due competenze nuove: la gestione psicologica dei giocatori e la comunicazione con stampa e tifosi. Un ambiente provinciale e, per molti aspetti, ancora naif gli attribuì così il titolo di "mago".

In realtà Herrera, che era stato un modesto giocatore in Francia, si era rivelato tecnico di valore portando l'Atletico Madrid alla conquista di due campionati nel 1950 e 1951. Alla guida del Barcellona aveva vinto la coppa di Spagna nel 1958, la Liga nel 1959 e 1960, e la coppa delle Fiere nel 1960. Angelo Moratti lo volle all'Inter, dove in otto stagioni vinse tutto: due coppe dei campioni, due coppe intercontinentali, tre scudetti e una coppa Italia. Passato ad allenare la Roma non vinse che una coppa Italia e un torneo anglo-italiano. Concluse la sua carriera con un'altra coppa di Spagna sulla panchina del Barcellona nel 1981.

L'idea di gioco di Herrera si fondava sul pressing e sui ritmi alti - da cui il celebre slogan Taca la bala. Accreditato come offensivista, adattò rapidamente le qualità della rosa della Grande Inter (difesa solidissima, un regista come Suarez e attaccanti veloci) a un gioco pratico: "catenaccio" secondo i detrattori; plasmato sugli avversari, con una grande e meticolosa preparazione delle partite, secondo i fautori. Vittorio Pozzo coniò per lui il soprannome "Habla Habla", per marcare le distanze dalla sobrietà del proprio profilo. Gianni Brera, che lo aveva in simpatia, scrisse invece: "Ho soprannominato H.H. Accaccone e non Habla Habla, per distinguerlo da Heriberto Herrera, paraguagio, da me soprannominato Accacchino".



Profilo | Documentario | Biografia
Letteraria: Le ceneri del Mago di Giancarlo Dotto
Le grandi partite: Inter-Real Madrid (27 V 1964) | Inter-Independiente (26 IX 1964) | Liverpool-Inter (4 V 1965) | Inter-Liverpool (12 V 1965) | Inter-Benfica (27 V 1965)
Il mantra: Sarti, Burgnich. Facchetti ...
Le grandi delusioni: Bologna-Internazionale (7 VI 1964) | Juventus-Internazionale (29 VIII 1965)Celtic-Internazionale (25 V 1967)

" 'Taca la bala'? Un abracadabra dal valore magico che nasconde un piccolo segreto. Tutti credono che sia un'espressione ispanica. Invece è un ibrido. Quando Helenio Herrera arrivò all'Inter, trovò diversi giocatori di origine veneta. Per loro il pallone era la "bala" e lui pensò che così si chiamasse la "pelota" in italiano. Taca la bala: attacca il pallone: una frase secca, un comando essenziale": Fiora Gandolfi.
NOVITA'
Al 4 aprile 2015

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Come si entra nella storia
29 marzo 2015, Hampden Park, Glasgow
Il giocatore di cui si vede il volto si chiama Lee Casciaro, e lavora per la Royal Gibraltar Police. Sì, fa il poliziotto. Per hobby, gioca anche a pallone - e ha già 34 anni. E' stato lui, sul leggendario prato di uno dei santuari più venerandi del football, a segnare il primo gol ufficiale nella storia della selezione calcistica del suo paese. Momentaneo 1:1, al 20'. Poi la Scozia ha fatto cappotto. Ma la storia ha attraversato il campo.

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Post Clásico | "El rincón del tertuliano"
Kultur
Municipal de Futbol | Fotografia
Oggi
Quale memoria per Calciopoli?
Minacce, guerre e capricci

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SEGNALI
Gli Azzurri al Walter-Ulbricht-Stadion (29 III 1969) | La commozione del Beck | Per le strade dei paesi d'Ungheria | I fondatori del Club Atlético Boca JuniorsEstadio Gran Parque Central